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La strana storia di "MAX lo svizzero" che per me è stato "Philippe de Montfort"



Era il primo pomeriggio del 3 luglio 1998, sono sicuro. Io e Annalisa, che oltre ad essere colleghi eravamo anche amici, stavamo tornando dall'annuale "Marcia al mare" un giorno prima con la mia Golf a GPL. Quell'anno avevamo potuto fare solo il primo pezzo dell'escursione che dall'Appennino piacentino ogni anno ci portava al mare in Liguria insieme al folto gruppo di adulti, bambini e ragazzi dell'associazione OTP-Gea. Al passo dello Zovallo, sopra Ferriere, ce ne eravamo dovuti tornare a Piacenza per finire lavori urgenti e raggiungemmo in auto gli altri solo dopo una settimana, direttamente al mare a Cavi di Lavagna dove nel frattempo la comitiva era giunta a piedi.
Tornavamo con calma usando la Statale Val d'Aveto, la famosissima vecchia strada spacca-stomaco da Chiavari a Piacenza attraverso le montagne, quando poco dopo Rezzoaglio trovammo un autostoppista poco convinto e improbabile. Per questo più rassicurante. Alto, abbronzato, magro, capelli bianchi di media lunghezza, di circa sessant'anni. Pantaloni sportivi ma eleganti, camicia bianca e uno zainetto.
Ci trovavamo in mezzo a un vero e proprio "deserto boschivo". Un'area tra la Liguria e l'Emilia completamente disabitata e non incrociavamo altri veicoli da diverso tempo.
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Il nuovo sito: 10 anni di ripensamenti e vicoli ciechi

Troppo esigente con me stesso? Confrontandomi con altri designer ho scoperto di no. Sono nella media.
Il vecchio sito dello "scarabeo cyberpunk" era del 2001, realizzato in Flash insieme a Max Araldi e Folco Amoretti, sotto la corazza aveva il "motore" composto dalle macchine da stampa per me più rappresentative: dalla Velocetta alla Linotype, dalla pressa Heidelberg alla Nebiolo, dalle macchine criptografiche, ai primi sistemi di videocomposizione con memorie a nastro. Era l'immagine coordinata dello studio, dove su ogni busta o lettera ne compariva una diversa.
Del nuovo sito ho fatte almeno 5/6 versioni poi abbandonate per strada. Del percorso sofferto ne ho parlato nel post "Un lungo periodo di minestrone creativo".
Da settembre 2010 il CSS e la struttura che avevano iniziato a prendere forma mi hanno abbastanza convinto: l'obiettivo era di abbandonare al più possibile la tecnologia Flash e di creare un sito di contenuto, per raccontare tante cose con parole e immagini.
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