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RISVEGLIARSI DA UN LETARGO CHE GENERA ATROFIA CIVILE


Riporto dal quotidiano Libertà del 16-3-10 l'intervento dell'amico Ugo Locatelli, artista e formatore.


Ciò che confonde e impressiona di più – o dovrebbe – il comune sentire non sono più la penosa propensione del Premier allo shopping sessuale, o ad altri comportamenti che rivelano disturbi patologici di cui scrivevo su queste pagine tempo fa: il delirio di grandezza, di interpretazione, di persecuzione. Ciò che diventa insopportabile, maleodorante, è la sua inarrestabile crescita come leader indiscusso della menzogna e della manipolazione, scortato e amplificato dalla patetica corte dei suoi “ripetitori”: veri e propri “berlus-cloni”.

Come ha scritto Eugenio Scalfari qualche giorno fa: “I problemi concreti, la disoccupazione, la caduta del reddito, l’immigrazione, la sanità, il Mezzogiorno, (la diseducazione, ndr) sono tanti e gravi, ma il problema dei problemi è la cricca e il boss della cricca”. Un concentrato da Basso Impero, dedito a una continua predazione materiale e morale attraverso un vero e proprio “complotto di interessi”.

La manipolazione è la forma di vita che Lui predilige: per plasmare e riplasmare il “senso comune”, per neutralizzare pensieri non allineati, per essere sempre molto “attraente”; ricorrendo non solo al cerone permanente, ma anche a tecniche di condizionamento sottili. Pochi sanno, ad esempio, che quando è sceso in campo ha utilizzato nei suoi primi spot inserti subliminali, come la scintilla luminosa sul suo sorriso: un’immagine brevissima, che dura un ventesimo di secondo, che non viene “vista” coscientemente, ma che entra nel subconscio.

Sempre più mi ricorda il racconto di Thomas Mann intitolato “Il Mago”, che fa parte della raccolta “Romanzi brevi”. Il Mago è un ipnotizzatore, un individuo decisamente equivoco che alla fine, fortunatamente, diverrà vittima del suo stesso comportamento arrogante e manipolatorio. Ecco un frammento significativo del racconto: “…Il Mago – rivolgendosi a uno che lo aveva interrotto suscitando il riso del pubblico – gli dice: “ Bravo! Mi piaci; è a persone come te che va la mia attenzione, perché posso usarle. Ascolta cosa ti dico: fai ciò che vuoi. O ti è mai capitato di non aver fatto una volta ciò che volevi? O perfino di fare ciò che non volevi? O di aver fatto ciò che non eri tu a volere? Ascolta: dovrebbe essere piacevole smettere di essere, una volta tanto, quell’uomo che sei, senza l’obbligo di dover rispondere della volontà e dell’azione insieme”! Il nome che Mann dà al Mago è una straordinaria precognizione: Cavalier Cipolla. Trovo che la cipolla sia un’efficacissima metafora delle tante pelli con cui il “conduttore” del nostro governo, si forma e si ri-vela.

A tutti i lettori vorrei affidare tre speranze: che questa primavera ci risvegli da un letargo che, se protratto, genererà inevitabilmente disorientamento e atrofia civile; che molti vadano a votare, diffidando dell’apparenza che mescola la menzogna con la verità, per far passare come vero il falso e come falso il vero; e che la sinistra finalmente si svecchi, superando l’involuzione che, da troppo tempo, sta erodendo il suo pensiero “antagonista”, facendola retrocedere verso il futuro. Prima che una versione italiana di “fascismo postmoderno” (v. S. Lopez Petit, in Lo Stato guerra, Edizioni Le nubi, 2003) abbia il sopravvento.


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Infografia: il corpo umano come una mappa della metro

Altro bellissimo esempio di ironica e geniale infografia. Dal blog VISUALIZE.


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Gli italiani cambieranno prima o poi? (da "Tutto quello di cui si parla poco")

Uno scritto di Elsa Morante che sta circolando in rete, lo inoltro per chi ancora non l’avesse visto:

“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale.
La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.
Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.
In Italia è diventato il capo del governo.
Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.”

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini…
Meditate gente, meditate.Saluti a tutti.

Copiato spudoratamente da: POCODETTO



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Italia in versione INFOGRAFICA: inquietante e vera

Geniale. E graficamente eccezionale. Da www.albertoantoniazzi.com

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