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Sole 24 Ore: Bardi investe sul wi-fi e si ripopola di famiglie


Articolo su IL SOLE 24 ore, con un'interessante ricerca di Francesco Dradi sulla banda larga in Emilia-Romagna. Oltre ai dati statistici e alla "fotografia" dettagliata della situazione regionale, a contrastare il dato diffuso di una sofferenza delle zone montane è stato portato l'esempio del progetto Bardi.
È intervistato ovviamente Andrea Pontremoli, il sindaco Tambini e vengo citato anch'io diventando addirittura direttore dell'azienda per cui lavoro. Intanto allora chiedo l'aumento ;-)) poi si vedrà.
Riporto sia la versione testuale che la scansione dell'articolo originale, sia il dettaglio su Bardi che la ricerca nel suo totale.

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Arrivato lo stencil del SIRUCA di Fabrizio Schiavi


Ad oggi il sito di Fabrizio (www.fsd.it) dice che ne sono rimasti 22 su 40.
E viene così descritto :
This stencil is an A3 steel foil of 0.2mm depth perforated with the design of the essential Siruca glyphs. X-height is 30mm

In una minimale busta in cartone grigio, con la scritta realizzata probabilmente a mano proprio usando lo stencil (in italiano si dice "maschera"?), mi è arrivato infatti un foglio di metallo forato con intagliato il font Siruca, con le lettere alte 30 mm.

Il Siruca è la versione a caratteri del fonts di simboli Siruca Pictograms, scaricabile gratuitamente con licenza Creative Commons, realizzato per la segnaletica dell'Al Hamra Complex a Kuwait City, un progetto dello studio di architettura Duccio Grassi e SOM di New York.
Non è ancora disponibile sotto forma di font da installare e usare su Mac o PC e sinceramente non so se abbia intenzione di metterlo successivamente in vendita sul suo sito.
Certo che la goduria attuale di rimettermi con china, matite e pennelli ad applicarlo compensa la mancanza della versione computerizzata.
Quando avevo visto la scheda del progetto, di cui inizialmente aveva solo parlato senza che dal sito fosse ordinabile o scaricabile nulla, avevo chiesto a Fabrizio se avrebbe mai reso disponibile qualcosa. Perché mi aveva molto colpito una simbologia così genialmente semplice e rigorosa, immediata e adattabile completando da soli addirittura le parti mancanti seguendo un sistema di proporzioni e di regole facilmente intuibile e applicabile. Mi aveva risposto ridendo qualcosa tipo "Forse, non so, vedremo...", con la sua solita indefinitezza da montanaro sospettoso e un po' "stitico".
D'altronde ci conosciamo da tempo e ci siamo intrecciati 1000 volte.
Ma non voglio parlare oltre di Fabrizio Schiavi, per non sprecare subito tutte le cartucce. Perché voglio tornare spesso a parlare delle sue doti straordinarie, in modo anche contraddittorio e peloso come è giusto trattarlo per il suo carattere di merda che poi in fondo lo rende unico e adorabile. Così come è.

Ed essendo lui permaloso un po' se la prenderà per questo finale. In modo compiaciuto, ovviamente.


Le foto sono tratte dal set di Flickr "Grezzo (Bardi) dettaglio studio", pubblicato anche come album su Facebook.


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I graffiti animati di "BLU" e il Conchetta


Straordinario. Di Senigallia, pare.
Ultimamente ero rimasto colpito per l'ennesima volta da un suo graffito e per l'ennesima volta non l'avevo collegato a lui.
Forse "distratto" dal fatto di doverlo vedere in TV associato a pessimi e reticenti servizi giornalisti che male e strumentalmente hanno raccontato il recente sgombero di COX18 ("il Conchetta" per quelli più vecchiotti come me o perlomeno che i centri sociali li hanno frequentati negli '80 e primi '90 o più correttamente il CS Virus).
Conchetta era per me l'altro Centro Sociale, dove si produceva davvero cultura e ci si atteggiava meno. Il cyberpunk e i primi esperimenti di connessioni alla rete Televideo con accrocchi artigianali e geniali realizzati con pezzi di Minitel francesi.
Era soprattutto andare a sentire Primo Moroni.
COX18. Spazzato via. Dai "vincitori" prima ancora che dai celerini. Dai dominanti.
Che non possono neanche sapere il danno che ristrutturando faranno; se ne sbatteranno di intonacare o addirittura abbattere la parete dell'opera di Blu.
Non hanno visto il suo sito. E non lo capirebbero comunque.
E sarebbero schifati dai suoi graffiti animati a passo uno. Lavori immensi.
Come il filmato di MUTO realizzato a Buenos Aires.

Se ne sbatteranno del contenitore perché vogliono liberarsi soprattutto del contenuto.
E se durante lo sgombero del 1989, con gli occupanti sul tetto che si tagliavano il petto lasciando cadere simbolicamente il sangue sulle forze dell'ordine in gran tenuta da guerra, avevo avuto immediatamente la sensazione che tutto sarebbe ripreso forse addirittura più forte e organizzato di prima ora quella sensazione non ce l'ho.
Perché non ho visto la stessa mobilitazione di allora. Perché non vedo l'apporto di quelli che arrivano: dei giovanissimi.
Che non ne sanno niente. E anche a loro, come ai comitati d'affari, non interessa nulla.
Troppo faticosa e aliena l'offerta di una cultura antagonista.

Abbiamo sbagliato in tanti, se si è creato questo vuoto che non permetterà ricambio generazionale e rilancio.
Ma potevamo davvero non perdere?

E intanto Milano si prepara con un'indifferenza a suo modo accogliente all'arrivo delle delegazioni dei movimenti neofascisti e neonazisti di mezza Europa.
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E' ancora misteriosa la dinastia Mastella?

Pubblicato un intervento nella sezione OPINIONI su PIACENZANIGHT.COM (clicca qui)

Poco piu' di un anno fa era comparsa un'opinione al proposito proprio qui su PCNIGHT. Chissa' se Ettore P. Bongiorni lo scriverebbe ancora.

Un post molto veloce. In omaggio alla "memoria" di internet, che spiegherebbe l'ansia continua che ha il governo italiano di metterci mano unendosi così gioiosamente al club dei censori con Cina, Birmania, Cuba e Iran.
A differenza di Piacenza Night il sito di Forza Italia è famoso per gli aggiustamenti a ritroso, cioè per sistemare quelle parti di archivio riguardanti promesse non mantenute o impossibili da mantenere. Per evitare che qualcuno possa fare come sto facendo io, arrivando con tanto di data e ora a chiedere "Ma qui era stato detto questo e quello", vengono infatti tolte o modificate tutte le parti scomode o "inattuali". Per evitare il fastidio che sicuramente suscita Blob quando ritrasmette vecchie dichiarazioni al vetriolo di Bossi sul "mafioso di Arcore" e tante altre chicche simili.
Nonostante un dichiarato amore cieco e appassionato del proprietario di questo sito per "l'unto dal signore" (almeno in passato) su Piacenza Night posso affermare, avendo accesso all'area di amministrazione, che tutto è ancora lì disponibile e "scagliabile" alla bisogna.
Nell'archivio delle opinioni infatti è ancora presente un intervento di un sedicente opinionista (collega che non conosco?) che si firmava Ettore P. Bongiorni. Citava un'ottima inchiesta, per quanto parziale, sul giornale fantasma di partito Il Campanile e lo scandalo dei finanziamenti pubblici ricevuti e di come questi fondi siano stati poi gestiti dalla cricca Mastella.
L'articolo è qui.
Articolo reticente, perché contemporaneamente Report su Raitre se ne usciva nello stesso periodo con una puntata coi controcoglioni in cui sia parlava di cifre ben più rilevanti anche per Libero, Il Foglio, l'Unità, il Giornale e tanti altri.
Ma non bisogna dimenticare che quando fu pubblicato il pezzo Mastella era ministro del governo Prodi e grottescamente era addirittura alla giustizia. Nel gennaio 2008 il precedente governo cominciava a scricchiolare proprio sotto il peso dei ricatti di Mastella (e famiglia dato che il problema è nato propria delle indagini sulla moglie).
Ora appare chiaro quello che molti avevano paventato come frutto di un accordo con un Berlusconi, disposto a qualsiasi cosa pur di far cadere la risicata maggioranza in Senato, comprese le cafonissime raccomandazioni di attricette "amiche" e parenti di altri senatori della maggioranza a suo parere abbordabili nelle famose telefonate con Saccà.
Chi lo aveva detto a suo tempo era stato accusato di dietrologia, paranoia e la solita sfilza di attacchi gratuiti. Ma ora Mastella rispunta guarda caso candidato per il PDL.
E quindi la domanda viene spontanea: è ancora il "sudicione" inguardabile che descriveva Bongiorni? Oppure si è redento per il solo fatto che l'inchiesta che lo riguardava e anche quelle che riguardavano la moglie sono state abissate dagli improvvidi interventi del ministro della "giustizia ad personam" dell'attuale governo? O peggio ancora dato che ha il merito di aver fatto cadere Prodi tutto il resto passa?
E poi in fondo, in quanto a condannati con sentenza definitiva per reati di corruzione, si troverà in buona compagnia no?


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