Arrivato lo stencil del SIRUCA di Fabrizio Schiavi


Ad oggi il sito di Fabrizio (www.fsd.it) dice che ne sono rimasti 22 su 40.
E viene così descritto :
This stencil is an A3 steel foil of 0.2mm depth perforated with the design of the essential Siruca glyphs. X-height is 30mm

In una minimale busta in cartone grigio, con la scritta realizzata probabilmente a mano proprio usando lo stencil (in italiano si dice "maschera"?), mi è arrivato infatti un foglio di metallo forato con intagliato il font Siruca, con le lettere alte 30 mm.

Il Siruca è la versione a caratteri del fonts di simboli Siruca Pictograms, scaricabile gratuitamente con licenza Creative Commons, realizzato per la segnaletica dell'Al Hamra Complex a Kuwait City, un progetto dello studio di architettura Duccio Grassi e SOM di New York.
Non è ancora disponibile sotto forma di font da installare e usare su Mac o PC e sinceramente non so se abbia intenzione di metterlo successivamente in vendita sul suo sito.
Certo che la goduria attuale di rimettermi con china, matite e pennelli ad applicarlo compensa la mancanza della versione computerizzata.
Quando avevo visto la scheda del progetto, di cui inizialmente aveva solo parlato senza che dal sito fosse ordinabile o scaricabile nulla, avevo chiesto a Fabrizio se avrebbe mai reso disponibile qualcosa. Perché mi aveva molto colpito una simbologia così genialmente semplice e rigorosa, immediata e adattabile completando da soli addirittura le parti mancanti seguendo un sistema di proporzioni e di regole facilmente intuibile e applicabile. Mi aveva risposto ridendo qualcosa tipo "Forse, non so, vedremo...", con la sua solita indefinitezza da montanaro sospettoso e un po' "stitico".
D'altronde ci conosciamo da tempo e ci siamo intrecciati 1000 volte.
Ma non voglio parlare oltre di Fabrizio Schiavi, per non sprecare subito tutte le cartucce. Perché voglio tornare spesso a parlare delle sue doti straordinarie, in modo anche contraddittorio e peloso come è giusto trattarlo per il suo carattere di merda che poi in fondo lo rende unico e adorabile. Così come è.

Ed essendo lui permaloso un po' se la prenderà per questo finale. In modo compiaciuto, ovviamente.


Le foto sono tratte dal set di Flickr "Grezzo (Bardi) dettaglio studio", pubblicato anche come album su Facebook.


2 commenti:

Franny Belli | 13 aprile 2009 alle ore 09:58

Ciao. Sono un neodiplomato del Toschi ed ero fra quelli che avevi incontrato l'anno scorso quando eri venuto a parlare alle quinte. Sei stato un grande e ho fatto tesoro dei tuoi consigli.
Il nostro prof di tipo ci aveva fatto vedere dei fonts molto grunge di Fabrizio Schiavi da un catalogo, credo FontFont (?), che adesso però non vedo sul suo sito.
Qualcuno sa perché? Li ha ritirati? Oppure mi confondo e tutti i suoi fonts sono quelli che ha pubblicato?
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.

Unknown | 25 ottobre 2009 alle ore 13:45

Effettivamente non si trovano più. Ha cambiato stile ed essendo diventato di moda "destrutturare" credo che Fabrizio abbia preferito ritirarli.
Lui aveva veramente anticipato tutti quando già nei primi anni '90 era in collegamento con Neville Brody e tutti i movimenti più avanzati del design mondiali.
Io li ho tutti anche perché abbiamo lavorato insieme per un lungo periodo e ho sempre cercato di comprarli tutti e sostenerlo. Quelli di adesso sono, per forza di cose, più completi e maturi. Come sempre un passo avanti e verranno compresi interamente e interiorizzati fra un po', diventando di modo. Credo e spero che anche allora Fabrizio li ritirerà e starà facendoci riflettere su qualcosa ancora da venire ;-)
Mi fa piacere che ti sia piaciuto l'incontro al Toschi. Ora cosa stai facendo?

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