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Da Venezia (Val Noveglia) a Città d'Umbria attraverso le creste del Barigazzo

Gilda e la vista longitudinale
delle Creste
Una lunga e bellissima passeggiata domenicale con mia moglie Silvia e ovviamente i cani.
Partenza da Venezia, un piccolo borghetto di case in pietra che si raggiunge in macchina da Noveglia in un quarto d'ora seguendo le indicazioni. Si arriva così a una delle parti più remote della vallata interna. Poco prima di Pareto e Pianelleto.

La mappa affidabile è l'ultima VAL CENO - Dal MONTE PENNA al MONTE BARIGAZZO (la si può scaricare in alta risoluzione da questa pagina oppure ritirare gratuitamente all'ufficio turistico di Bardi) che in questo caso si discosta parecchio da quella del 2001 che indica tracciati che non esistono più.


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Gazzo - Groppo di Gora

I prati sul Groppo di Gora
Una delle cime più spettacolari del Gruppo del Lama, nonostante l'attività di cava ne abbia modificato l'aspetto in modo violento. Estrazione di ofioliti verdi fra l'altro, che andrebbe assolutamente evitata. Consiglio a tutti di approfondire l'argomento sul sito "CaveAll'AmiantoNoGrazie!".
Una parte del Groppo, il cosidetto Pitocco, è crollato recentemente e c'è chi ha il coraggio di sostenere che sia stato un movimento tellurico... No comment.


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Da Stabio alle cascate di Lavachielli


Uno dei percorsi più belli della Val Ceno in assoluto. Per vari motivi. E alla portata di tutti.

Ho mischiato le indicazioni del percorso 27 e il 37 indicati sul sito 
VALCENOTREK.IT
e ho portato la famiglia al completo alle splendide Cascate.

Si parte da Stabio, che si raggiunge da Noveglia dopo essere saliti verso Monastero, proseguendo per Bré dove si svoltera a destra per raggiungere l'abitato ben indicato dai cartelli stradali. Consiglio di parcheggiare alla chiesetta per non arrecare disturbo agli abitanti della frazione dato che tutti gli altri spazi sono molto ristretti.



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Caberra - Rondinara e ritorno (Val Dorbora)


La scaletta da cui inizia
il sentiero vero e proprio
Un itinerario defatigante, dopo un'infilata di strapazzi fisici eccessivi per un quasi quarantenne: partita al torneo di calcetto il venerdì, breve escursione Baita di Noveglia - Boschi di Gravago il sabato pomeriggio e immediatamente dopo la tradizionale partita di calcio annuale Rugarlo - Casanova dove, giocando anche quest'anno nel Rugarlo per adozione empatica, abbiamo vinto 7-4. Bella partita.

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Baita Noveglia - mulino ai Pellegri (Gravago)


Il mulino
Un tratto breve per due motivi:
- la partita di calcio che avevo dopo 2 ore proprio a Noveglia (con la partita del torneo di calcetto della sera ancora nella gambe);
- l'autonomia massima di registrazione del segnale GPS dell'iPhone che non arriva alle 2 ore.

Stavolta come app di tracciamento ho utilizzato Trails verificando che comunque ha un consumo maggiore rispetto a EasyTrails.

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Casermure - lago dei Gazzi (Gruppo del Lama)

Una delle pietre Gemelle
Un veloce percorso non ufficiale di un paio d'ore tra andata e ritorno, teoricamente impossibile secondo la CARTA ESCURSIONISTA 1:25.000 del 1999, ma anche secondo la nuova "VAL CENO - Dal Monte Penna al Monte Barigazzo" del 2010, dove però sono stati ricontrollati e corretti tutti i sentieri principali. Ovviamente non i secondari i cui tracciati cambiano di anno in anno, per frane e smottamenti, cambi di percorso dei torrenti, tracciati creati e spostati dai boscaioli.
Porta in meno di un'ora al sentiero 803, attraverso una sella a metà tra il monte Prarbera e il Prinzera. Può essere utilizzato anche come percorso di collegamento per altre mete del Gruppo del Lama.
Dalla provinciale Bardi-Groppallo si parcheggia sulla destra, poco prima del ponte sul rio Groppo di Rosa (50 metri prima di Casermure). C'è un piccolo spiazzo all'inizio del sentiero.

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Pista Grezzo Gazzo e anello del Coloreti

Ecco i link utili generati in automatico dal diario di Trailrunner:
la mappa su OpenMap.

Il castello visto dal sentiero trasversale sotto al Coloreti
Un percorso veloce, di quelli che preferisco perché riesco a farli anche tutti i giorni d'estate dopo la chiusura dell'ufficio sfruttando la luce fino a tardi. Ma è molto bello anche d'inverno.
È costituito praticamente dalla prima metà della cosiddetta Pista del Gas (una strada costruita dall'Eni per monitorare il passaggio delle tubazioni del metano) per arrivare a 1000 metri alla partenza e arrivo di un anello in altopiano sul Monte Coloreti appena sopra Bardi, con un punto panoramico sul solo Castello veramente spettacolare.
Si parte dalla Provinciale Bardi-Groppallo e al cartello di Grezzo (venendo da Bardi) si può parcheggiare in una piccola piazzola sulla sinistra.

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