Crepate d'invidia: m'han schiaffato su STOP
Testata bianca ombreggiata secca su fondo rosso.
Riquadri gialli con scritte nere per il "drammatico", grassetti di fonts arrotondati in rosso per il morboso, punti esclamativi a profusione, il giallo con l'azzurro e perché no anche il rosso tutti insieme belli saturi in una scritta, le bordature sempre e comunque.
Non ci sono dubbi, non possiamo che essere di fronte a: una rivista porno degli anni '80 oppure a un ben più mitico "rotocalcone".
E chi non ha mai sognato la propria faccia impaginata con così tanto colore tutto attorno?
Scusate la sfacciataggine ma io ce l'ho fatta. Sono un uomo arrivato e nulla ho più da pretendere:
sono stato scontornato, ombreggiato e con il corpo riesco a toccare in un colpo solo il verde del prato in cui sono stato posizionato ("per comunicare l'idea di tecnologia in mezzo alla natura"), il fondo azzurrino dell'articolo, il giallo e il rosso fluo di un riquadro di approfondimento!
E in tutto ciò, casualità o istinto, avevo un paio di scarpe da ginnastica azzurre con le stringhe rosse. Eppure ancora non sapevo dove sarebbe uscito l'articolo del giornalista-fotografo freelance che ci intervistava e posizionava.
"A Bardi anche i FANTASMI navigano su INTERNET". Apoteosi.
Cliccando qui è possibile scaricare il PDF dell'imperdibile articolo.
Rosicate, rosicate.
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