Il nuovo sito: 10 anni di ripensamenti e vicoli ciechi
Troppo esigente con me stesso? Confrontandomi con altri designer ho scoperto di no. Sono nella media.Il vecchio sito dello "scarabeo cyberpunk" era del 2001, realizzato in Flash insieme a Max Araldi e Folco Amoretti, sotto la corazza aveva il "motore" composto dalle macchine da stampa per me più rappresentative: dalla Velocetta alla Linotype, dalla pressa Heidelberg alla Nebiolo, dalle macchine criptografiche, ai primi sistemi di videocomposizione con memorie a nastro. Era l'immagine coordinata dello studio, dove su ogni busta o lettera ne compariva una diversa.
Del nuovo sito ho fatte almeno 5/6 versioni poi abbandonate per strada. Del percorso sofferto ne ho parlato nel post "Un lungo periodo di minestrone creativo".
Da settembre 2010 il CSS e la struttura che avevano iniziato a prendere forma mi hanno abbastanza convinto: l'obiettivo era di abbandonare al più possibile la tecnologia Flash e di creare un sito di contenuto, per raccontare tante cose con parole e immagini.
In modo propedeutico forse a un libro da impaginare e stampare? A volte lo penso, a volte no.
Il nuovo sito doveva raccontare molto meglio la presenza e l'attività social su tante piattaforme, da Youtube (a oggi il mio canale ha oltre 75.000 accessi), a Vimeo, Friendfeed, Facebook, Foursquare, Anobii, Flickr, ecc... Oltre ad interagire meglio anche con questo blog.
Avevo bisogno di strumenti più duttili, da interpretare giorno per giorno per mettere tanti materiali.
Ora c'è solo una base. Ma da raccontare c'è ancora tutta la pittura, il teatro, la formazione, i progetti di Areale. E anche tutti gli eventi sono da approfondire meglio: da Tendenze (ho migliaia di foto e video) a tutti gli altri concerti, spettacoli, iniziative.
Andava raccontata soprattutto la nuova scelta di vita incentrata sull'Appennino. E come è nel mio vero modo di essere spiegare la commistione totale e indefinibile tra vita e lavoro. Escursionismo, vita sociale, ricerca e progetto per me sono la stessa cosa: passioni.
C'erano tanti articoli su riviste e giornali, interviste tv, da mettere in ordine.
Spero di esserci riuscito e di riuscire ad esserne soddisfatto qualcosina di più del solito mese che mi concedo prima di rimettere in discussione tutto. Nei progetti realizzati per altri, tutti i giorni per lavoro, mi blocca per fortuna il fatto che a un certo punto le immagini diventano cosa loro.
Ma con me? Ce la farò?
Chissà. Fatemi capire cosa ne pensate: WWW.DAVIDEGALLI.COM
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