Gazzo - Groppo di Gora
I prati sul Groppo di Gora |
Una parte del Groppo, il cosidetto Pitocco, è crollato recentemente e c'è chi ha il coraggio di sostenere che sia stato un movimento tellurico... No comment.
Ecco i link utili generati in automatico dal diario di Trailrunner:
Un percorso alternativo rispetto a quello che avevo pensato, perché sul sentiero che parte dalla chiesa di Gazzo sono in corso dei lavori di interramento di tubazioni. Poco più avanti, quasi all'incrocio con la strada provinciale per il Passo del Pellizzone, parte un sentiero dalla sinistra e c'è anche un piccolo spazio per parcheggiare. Non male, anzi una scoperta. Si può così percorrere un sentiero tra i campi con un colpo d'occhio straordinario, con il Groppo sullo sfondo, chiuso a destra dai piccoli colli rocciosi di Cogno. 850 metri di percorso con 100 metri di salita che non si "accusano" particolarmente.
Si arriva così all'incrocio tra la strada comunale in ghiaia che porta alla base del Groppo di Gora e il sentiero 801a che da Bardi porta al sentiero 801 tra il Passo del Pellizzone e la cima del Groppo.
Il sentiero che scende dal Groppo che proseguendo porta al Lama |
Un chilometro esatto di percorso con una salita di 140 metri permettono di congiungersi ad un'altitudine di 1.131 metri al sentiero 801 che proviene dal Passo del Pellizzone, in prossimità di due varchi nella recinzione dei pascoli alti realizzati appositamente per permettere il passaggio delle persone. Svoltando a sinistra si percorrono pochi metri e ci si trova di fronte al bivio con l'inizio del sentiero 907 che porta alla cima del Groppo.
La cappelletta mariana sulla cima del Gora |
La "selva" di indicazioni al bivio con l'801a |
Un percorso di un chilometro con segni rossi e blu ormai quasi cancellati, con il tracciato che in diversi parti è diventato irregolare e fangoso a causa della sovrapposizione di un rio uscito dai suoi argini naturali. Niente di impossibile ma data la discesa di oltre 150 metri di altitudine occorre prestare attenzione, per amore delle proprie caviglie e ginocchia.
Si ritorna all'incrocio con la comunale in ghiaia, vicini a dove sono arrivato dal percorso alternativo tra i campi. Ma a questo punto ho potuto scendere dal sentiero 801a che porta alla chiesa di Gazzo e alla famosa sorgente d'acqua, perché non sentivo più ruspe al lavoro in lontananza. Arrivato alla chiesa ho dovuto risalire per 250 metri la strada asfaltata e recuperare l'auto, come sempre dopo il tramonto dato che di solito parto all'uscita dal lavoro.
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